domenica 20 ottobre 2013

Migranti, rifugiati, esuli e scrittori

Sono tornata da Parigi.

E sono tornata con impressioni, ricordi ed emozioni contrastanti.

Sicuramente sulla scia delle tristi vicende che hanno coinvolto centinai di profughi molti dei quali morti in mare la prima cosa evidente in una città come Parigi è che per i parigini (seppur non sia avvenuta in maniera semplice ed indolore) ormai l'integrazione è un dato di fatto.

Da noi invece non c'è mai stata e non sembra ci sia intenzione di aiutare la gente ad aprirsi a questa forma di umanità (e mi astengo da ogni riflessione politica...che è meglio!).
Tutto sto sproloquio per ricordarci che quello che possono "portarci" in dono migranti, esuli e profughi non è solo disperazione e miseria (per usare luoghi comuni) ma spesso cultura, arte, intelligenza e amore.

Ne è un'esempio A.Ibrahimi (di cui vi avevo già parlato qui) che anche con

L'AMORE E GLI STRACCI DEL TEMPO di A.Ibrahimi

L' amore e gli stracci del tempo
vi dà un bell'esempio di cosa voglio dire.

Albanese, emigrata (ok, va bene, non con i barconi della speranza...) che vive ormai da anni in Italia e scrive in italiano.

Buona lettura.

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