giovedì 24 marzo 2011

Una cucina in legno e due cartoni

Questo è stato un periodo di quelli tipici....una contraddizione!

Devo fare una premessa.
Tutto quello che ci ha lasciato Steiner è una bibliografia infinita che tratta di ogni materia possibile (medicina, alimentazione, pedagogia, agricoltura,filosofia…) e su tanti punti io e mio marito ci siamo trovati d’accordo, su altri ci siamo fatti un’idea, altri li abbiamo “sposati” appena conosciuti, altri ancora li vivevamo già (senza saperlo) da anni su altri ancora invece siamo ancora in dubbio, anche perché bisogna contestualizzare all’oggi delle  idee e delle teorie che sono nate e cresciute negli anni 30 del secolo scorso e applicarle con coscienza e buon senso.

Quando poi tre anni fa è nata nostra figlia abbiamo ovviamente incentrato la nostra attenzione sulla parte pedagogica, che peraltro a noi risultava “facile” perché avevamo sempre parlato di voler crescere i nostri figli in un determinato modo.

Di base, in sintesi, quello che abbiamo cercato (e tuttora cerchiamo) di fare e di farla crescere in modo naturale e spontaneo, all’aria aperta, evitando televisione e computer, guidandola sui punti fondamentali ma anche lasciandole lo spazio per esprimersi nei limiti della sua età, cercando per lei pochi giochi ma di qualità e di materiali naturali (per lo più legno)

Tutto questo sproloquio per dire che in questo lungo periodo di pioggia abbiamo passato il tempo e messo tanto impegno nel costruire una cucina in legno per il compleanno di nostra figlia. (Se vuoi farla vai sul blog di mio marito a questo link http://ghirlandamauro.blogspot.com/2011/01/la-baby-cucina-in-lavorazione.html)


Peccato però che nell’aprire il pacchettone che le avevamo preparato l’entusiasmo di nostra figlia nello scoprire la cucina ovviamente non sia stato quello che ci aspettavamo: la prima cosa che ci ha chiesto dopo averlo un po’ esaminata è stata: “ok, ma adesso dato che è il mio compleanno posso vedere un cartone?”
UNA CONTRADDIZIONE
Grazie Steiner!

mercoledì 9 marzo 2011

Steiner mi ha bloccato!

Oggi sono una zombie.
Alle 620 è suonata la sveglia, la borsa era pronta ed il costume già in bagno, pronto ad essere infilato per poi far prima quando arrivo in piscina, per sfruttare i 40 min di nuoto che mi posso permettere prima di entrare al lavoro alle 815....ma non ce l'ho fatta!
Ho passato una notte infernale, come potranno ben capire le mamme che hanno figli piccoli con la tosse.
Non ho dormito un minuto di fila (che fosse uno) perchè Beatrice è voluta venire su in letto con noi e visto che ha tossito ininterrottamente io ho deciso di fare la guardia al castello, tanto ero sveglia!!!
E cmq nei rari momenti in cui la Biba non russava o tossiva, c'era la gatta che miagolava o si incastrava da qualche parte facendo casino.
Avrei voluto sopprimerla -anche la gatta- (tanto nel sonno non se ne sarebbe accorta) ma ahimè, le vogliamo tanto bene...
E poi Steiner non so se approverebbe!
Eh sì, in realtà questo blog è nato per condividere con altre mamme e papà l'approccio steineriano alla vita di tutti i giorni, dall'alimentazione, all'educazione....
Noi ci siamo introdotti in questa via un pò per caso, nel senso che vivevamo già secondo alcuni "principi" dello zio Rodolfo senza saperlo.
Poi ci siamo imbattuti in un testo (L'educazione dei figli) ed abbiamo deciso di approfindire la questione..ed eccoci qui dunque! A trattenersì nell'insaccare malamente tua figlia di tre anni che russa e tossisce intasata dal raffreddore e non ti fa dormire...direi che Steiner ci è servito molto.

martedì 8 marzo 2011

Ma mamma dove vai?

Questo è quello che mi chiedeva qualche settimana fa dopo cena mia figlia Beatrice, quando mi vide preparare la borsa.
"Da nessuna parte" le risposi io. "Sto preparando solo la borsa del nuoto."
"Ma vai adesso?"
"No, domattina."
"Ma quando sono all'asilo?"
"No, prima di andare al lavoro, quindi tu starai ancora dormendo...all'asilo ci vai con papà."
E questo è stato l'inizio della mia avventura di mamma nuotatrice alle 6 del mattino, prima della colazione, del lavoro, del ritorno a casa, della ripresa di figlia all'asilo, del pomeriggio da mamma, della sera da mamma e moglie e padrona di gatta, del crollo catatonico sul letto alla fine della giornata.
Mi dite poco...