martedì 31 gennaio 2012

Libro, mele o torta di mele?

Se ieri mi è venuto in mente il libro di Piccolo perchè stava quasi nevicando, oggi che nevica davvero mi è venuto in mente questo

CONFORTATEMI CON LE MELE di R.Reichl












E'una via di mezzo tra un memoir ed un libro di ricette, dell'ex direttrice della rivista Gourmet.

Viste le due cose, a me è piaciuto.

E considerando la giornata, me ne rileggerò qualche pezzo dopo aver fatto una bella torta di mele.

Byebye.

“La casa non poggia le fondamenta sul terreno, ma su una donna” Proverbio Messicano.

lunedì 30 gennaio 2012

Felicità

Ieri, mentre fuori quasi nevicava e faceva un freddo incredibile, pensavo che il massimo delle felicità (invece di uscire, come stavamo per fare!) sarebbe stato restare in casa, stravaccati sul divano con una tazza di ciobar caldo in mano.

E mi è venuto in mente questo libro

MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA' di F.Piccolo













Ci sono episodi che sono comuni a tanti , altri che sono assolutamente personali.

Ma il libro è "uno di noi" e Piccolo è davvero bravo per me.

Vi riporto alcuni momenti di trascurabile felicità dell'autore:

"....L’odore di pane del primo mattino; le macchinette del caffè nel momento in cui vengono spente. Le passeggiate. Gli aperitivi con le mani unte dalle arachidi. Il primo scontrino battuto in un negozio. E anche la prima volta che una ragazza fa tardi la sera e la tensione nascosta dei genitori..."

Aggiungo:

"Il momento in cui togli il filo all'ultimo fagiolino dei due chili che tua mamma ti ha chiesto di pulire."erReMBi

Buona settimana.

venerdì 27 gennaio 2012

Sdolcinatamente...in musica.

Quando ormai 12 anni fa ci siamo uniti in un unico destino, io ed il Patriarca eravamo molto addentro alla scena musicale indie.

Tanta buona musica, gruppi e cantautori sconosciuti ai più che però noi amavamo moltissimo.

Questa di cui vi mando il testo è una delle canzoni che a buon titolo può stare nella top10 della colonna sonora della nostra storia d'abbore.

Ed il Patriarca mi sopporta ancora...poveraccio!

Speriamo di passare un buon we amor mio.

E buon we a tutti voi.

SONG FOR PESSOA dei Drugstore











"How sweet is the dreamers night
To wipe everything clean
In this world that will never be mine I dream

We're all looking for comfort
But haunted by pain
It takes more than one sleepless night in the rain

All the people gather to see how he lived
But tonight the poet sleeps with me
The poet sleeps

And how sad is the loser's plight
Drunk in the streets
To see a flame in the dark gently disappear

We are all looking for someone but fate has it's ways
To see the face of love gently move away

All the people gather to see how he lived
But tonight the poet sleeps with me
The poet sleeps with me
The poet sleeps with me"

PS: direi che oggi una citazione non serve.

giovedì 26 gennaio 2012

Indovinate? AMATO SCHMITT - 6

Credevate che non vi avrei postato per un pò un libro di Schmitt, vero?

Ma come faccio?

Se vi dicessero di non parlare (almeno ogni tanto) di una delle cose che vi piace di più cosa fareste?

Secondo me "la buttereste" lì...come faccio  io.

E poi non è malattia la mia e che gli eventi spesso mi riportano a lui.

Per esempio: ieri sera mi era caduto il cellulare davanti ad una delle librerie, quella bassa dell'ingresso. Così mi sono piegata, ho preso il telefono e mentre mi tiravo su l'occhio (giuro) mi è caduto su

PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di E.E.Schmitt












Questo dei libri più "piccoli" di Schmitt, si legge in pochissimo tempo (un paio d'ore) ma, un pò per la trama un pò per il suo stile unico, è uno di quelli che amo di più.

Tutto parte da un banale incidente da cui il marito si risveglia con una forma di amnesia.

Non riconosce nella donna che lo porta a casa la moglie e da lì inizia un dedalo di situazioni a tratti drammatiche ma per lo più ironiche, come nel momento in cui pensa che la moglie faccia parte di un'organizzazione che, per i fini più biechi, rapisce uomini afflitti da amnesia e le dice :"Chi mi garantisce che lei non sia andata in ospedale come si va nei posti degli animali abbandonati?"

Qui sono caduta dal divano dal ridere.

Questo è il classico libro che ti riempie in un pomeriggio piovoso, senza bisogno di ucciderti col cioccolato.

Buona lettura se vi va.

"Il mondo è pieno di sofferenze, ma è altrettanto pieno di persone che le hanno superate" H.Keller

mercoledì 25 gennaio 2012

Una favola per noi grandi.

"Non c’è nulla di più comune del desiderio di essere importanti" W.Shakespeare

Dopo gli ultimi 3 post al momento ho esaurito le parole.

Ma non i libri.

Vi segnalo questo e vi dico solo che è bellissimo.

A voi la palla.

Buona giornata

LA PRINCIPESSA SPOSA di W.Goldman

martedì 24 gennaio 2012

Ma guarda: in 'sti giorni sono di post un pò lunghi.

IL MAGO DI OZ di L.F.Baum












Quando ero piccola (ma a dire il vero neanche troppo) c'è stato un momento in cui volevo a tutti i costi che mi chiamassero Dorothy perchè mia nonna aveva trovato nella sua cantina questo libro e me lo aveva dato da leggere.

In realtà è un libro che qui in Italia non è molto conosciuto, anzi quando l'ho avuto io ero l'unica bambina che lo conosceva.

Ma la mia è stata una nonna un pò strana, antesignana, lei nata all'inizio degli anni '20, dell'emancipazione femminile e del bello della vita negli anni '40.

Si era innamorata follemente di mio nonno, che però era sposato, e lui di lei.

Però il divorzio non esisteva ancora.

Ma lei non si lasciò scoraggiare e decise lo stesso di andare a vivere con lui e di costruire la sua famiglia, come la voleva lei.

Le difficoltà sono state molte, soprattutto quando è nata mia madre che non ha potuto essere legittimata.

E poi quando mio nonno è morto l'anno prima che il divorzio fosse reso leggittimo: è rimasta senza pensione, senza "eredità", senza nulla.

Ma non si è minimamente lasciata andare.

Io la ricordo solare, piena di energia, divertente e giramondo.

Ricordo le storie dei suoi viaggi, fatti con la mitica Contessa e con la Richetta: dei suoi racconti di Madrid e di Taormina, di Parigi, di Amsterdam (dove secondo me è anche andata in un coffee shop!!) che alle mie orecchie di bambina, ascoltate davanti ad una tazza di cioccolata calda, sembravano quasi favole.

Ma anche dei racconti di lei bambina, a caccia di rane nel beo (=fiumiciattolo in genovese) sotto casa o di quando, peggio dei maschi, andava a cacciare con la cerbottana.

O dei racconti della guerra, dei suoi fratelli, dei razionamenti, dei partigiani.

E ricordo di quando nel periodo dell'adoloscenza, mi fece sedere imbarazzatissima (IO) e mi disse che se volevo avere un ragazzo e dei rapporti dovevo imporre ed impormi il preservativo (nessun problema in tal senso: ci sono arrivata tardi a quel genere di cose!) ma non la pillola "che ti vegni grassa!".

E così insieme a Dorothy, Toto, lo Spaventapasseri, il boscaiolo di latta, il Leone codardo e soprattutto le mitiche scarpette magiche d'argento, mi sono tornate in mente tutte queste cose quando ho ritrovato in libreria la nuova edizione di questa bella storia americana e subito l'ho comprato.

E quando lo darò alla Biba, le racconterò della sua nonna-bis, del bene che le ho voluto e del dolore immenso che ho provato quando è mancata 2 anni fa, ma che sono riuscita a contenere pensando a tutto l'amore che mi ha dato ed ai doni che mi ha fatto con i suoi racconti e le sue storie.

Ciao nonna, ecco una dedica per te.

"Quello che facciamo per noi stessi muore con noi, quello che facciamo per gli altri e per il mondo rimane ed è immortale" A.Pine

lunedì 23 gennaio 2012

Quando un cane è come un fratello_ 2^ parte

UN INVERNO CON BAUDELAIRE di H.Cobert













Pigra come sono, se avessi visto un post lungo come il mio su un altro blog non lo avrei mai letto tutto.

Perciò mi è sembrato più coerente fare due parti di questa pappardella che vi sto scrivendo e che in parte non centra proprio nulla col libro di Cobert che vi ho indicato, la cui lettura mi ha fatto venire in mente mille pensieri!

Come vi dicevo i primi pensieri che mi sono venuti in mente sono stati quelli sull'incapacità che quasi tutti ormai abbiamo di relazionarci con quelli che ci sembrano fallimenti della vita.

Poi ho iniziato a pensare ai papà.

Parto dal presupposto che secondo me la Biba ha il papà migliore che una bimba possa avere: che le vuole un mondo di bene, che gioca con lei, che le costruisce i giochi, che la abbraccia, che la culla, la ascolta, le spiega: ma che soprattutto STA con lei.

Ed anche il papà di qeusto libro è così, ed è così vero.

Ed è proprio bello leggere di questi papà...che oggi però sono sempre più rari.

Infine ho pensato all'ultimo dei miei cani: Simon.

Ormai è morto da più di dieci anni ed ancora, se penso al suo ultimo giorno, piango.

Simon era un bel pastore tedesco, che di tedesco non aveva proprio nulla se non la cuccia in giardino che non ha mai usato perchè voleva stare in casa.

Era buono come il pane e con me ha diviso il periodo 9-24 anni un record per un lupo.

Eravamo inseparabili e nel periodo dell'adolescenza è stato il mio miglior amico quadrupede.

A volte lo guardavo dormire e lui sognava e faceva dei movimenti e dei versi che mi cappottavo dal ridere e lui si svegliava offeso.

Oppure un'altra volta era venuto a casa nostra un amico con la sua cagnetta in calore e Simon era letteralmente impazzito d'amore: non mangiava più non giocava più, ero preoccupatissima, non avevo mai visto un cane anoressico. Ma anche quella poi l'abbiamo superata.

Oppure ancora litigavamo perchè occupava il mio posto sul divano e non voleva lasciarmelo: 2 imbecilli!

Ma come tutti i pastori aveva la displasia dell'anca.

Ed alla fine era davvero conciato male. Gli ultimi giorni poi sono stati uno strazio: ogni volta che si alzava era un patimento ma lui stoico insisteva ed andava in giardino faceva la pipì e cacca e poi tornava a sdraiarsi.

Finchè l'ultimo giorno non è più riuscito ad alzarsi.

Io ero con lui, e lo accarezzavo e lui piccino guaiva piano piano e provava ad alzarsi ma non ce la faceva.

Ogni tanto si appisolava e guando si risvegliava mi guardava con quegli occhi umani resi un pò opachi dal dolore.

Ma ad un certo punto, dopo l'ultimo tentativo di alzarsi fallito mi ha guardata in modo diverso: io suoi occhi erano lucidi ma determinati.

Ed in quegli occhi ho letto una preghiera. Ed allora mi sono fatta forza: ed ho chiamato il nostro veterinario che da 30 anni curava i nostri cani e quelli dei miei nonni.

E' arrivato e gli ha fatto una prima iniezione e mentre Simon si stava lasciando andare al sonno sono sicura che abbia pianto perchè finalmente non provava più dolore e così ci siamo detti arrivederci.

E poi il veterinario gli ha fatto l'ultima iniezione.

In casa mia tutti fino a pochi minuti prima facevano i grandissimi, ma poi nessuno ha avuto il coraggio di stare lì con lui fino alla fine.

Ma io dovevo stare lì!

Ed anche se scrivendo questo post sono riuscita a piangere di nuovo ripensando a quei momenti, sono felice di averlo salutato.

Perchè non si può passare davanti al dolore senza fermarsi, ignorandolo come se il dolore non esistesse, perchè esiste ed è forte certe volte, ma poi piano piano passa e diventa ricordo del dolore: e questo ricordo serve soprattutto per farci amare ancora di più il mondo senza di esso.

"Le lacrime più amare versate sulle tombe sono per le parole inespresse e per le azioni mai compiute" H.B.Stowe

Quando un cane è come un fratello_ 1^ parte

O come un figlio o come un nipote, o come un marito o come una moglie o come una nonna a cui si vuole tanto, tanto bene...allora vi consiglio questo libro di cui vi racconto la storia.

Ma ATTENZIONE: sarà un post abbastanza lungo!

UN INVERNO CON BAUDELAIRE di H.Cobert












Allora: questo libro l'ho regalato a Mauro per natale perchè mi piaceva la trama, perchè Elliot è una casa editrice che raramente mi delude e perchè...il cane in copertina era troppo bello.

L'ho letto in 2 sere.

La storia sembrerebbe banale (un ragazzo che perde lavoro, famiglia, diventa un barbone ma poi, grazie ad un cane, ritrova la retta via, etc).

Ma non è così.

Partendo dal presupposto che quasi tutte le storie sono banali, cosa le rende uniche?

Chi le scrive e come le scrive il signor chi.

Ed in questo senso Cobert ha fatto, col suo sentimento, di questo libro un piccolo gioiellino.

Un inno all'amore di un padre per la figlia ed una riconferma che gli animali a volte sono così umani che l'umanità di oggi a volte ti spaventa se confrontata con loro.

Ed invece di tutte le altre cose belle che potrei dirvi, di tutte le citazioni del testo che potrei postarvi, volevo segnalarvi cosa mi è passato per la testa finito il libro e poi spero che voi abbiate avuto degli animali domestici, perchè (anche se è banale) chi non ne ha avuti non potrebbe capire in toto.

Quando ho finito di leggere ho iniziato a pensare: ma perchè i fallimenti devono per forza essere visti sempre come negativi? Perchè chi ha fallito (e comunque è proprio una brutta parola, fallimento...) deve essere indicato come "colpevole"? Perchè nel nostro tempo non si può più dire "ho sbagliato, questa cosa non è andata bene, ora mi tiro su le maniche e faccio del mio meglio per ricominciare"?

Perchè non esiste più la commozione, l'empatia o semplicemente il voler bene agli altri?

Perchè quando vediamo ad esempio un barbone (e non voglio dire homeless o clochard che addolcirebbero il termine senza cambiarne la sostanza) pensiamo che sia un fallito e che non vuole far niente per cambiare?

Quanti pensano a qual'è la storia che si porta dietro? Quanti provano solo minimamente a pensare a perchè è arrivato lì? Perchè di fronte a loro andiamo avanti con indifferenza ed annulliamo i nostri pensieri?

Perchè abbiamo paura che potrebbe succedere a tutti. Ed è così: potrebbe davvero succedere a tutti.

E cosa proveremmo se "gli altri" andassero oltre, senza guardarci, come se fossimo invisibili, pensando solo a come puzziamo? Che brutto, vero?

Ma fallire NON E' PERMESSO.

Ma sapete che vi dico: io sono un'ex fallita ma ce l'ho fatta a ritornare sulla retta via!

Sono diventata una fallita quando ho smesso di provare sentimenti, di amare la mia parte umana, le mie debolezze, la mia ignoranza in certe cose per dare la precedenza al lavoro ed ai soldi.

Sono diventata una fallita quando guardavo dall'alto in basso chi non era come me, chi si accontentava di un lavoro qualunque e guardavo dal basso al'alto chi era migliore di me sul lavoro.

Poi un giorno ho deciso di fermare questa corsa pazza e senza senso verso il niente, queste settimane lontano da casa per lavoro, ho inziato a rallentare.

E poi è nata la Biba: la mia carriera è finita, il mio capo ha iniziato a farmi mobbing ed io?

Ho semplicemente voltato pagina e ricominciato a dare valore alle cose più ovvie: la casa, la famiglia, l'amore, il riposo, il pane, la torta di mele, i libri.

Ed il mio fallimento se n'è andato, semplicemente.

Non è la stessa cosa? O sìììì invece, è proprio la stessa cosa. Chi perde la propria umanità perde tutto.

....segue

"Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere" W.Churchill

lunedì 16 gennaio 2012

Quando lo scrittore è sardo

L'altra sera sono venuti a cena da noi Marco e Silvia e discutendo di libri mi sono accorta che non vi ho mai parlato di Salvatore Niffoi, uno dei pochi scrittori italiani che amo.

Ho letto tanti suoi libri e mi sono piaciuti tutti indistintamente.

Per questo vi segnalo

IL BASTONE DEI MIRACOLI di S.Niffoi













anche se avrei tranquillamente potuto indicarvene un altro: perchè quello che amo di Niffoi e che ritorna sempre nei suoi libri è la capacita di descrivere insieme situazioni reali e magiche, divertenti e drammatiche.

Ma soprattutto di creare ogni personaggio come se fosse lo specchio dell'umanità, nei suoi aspetti peggiori, ma anche nei suoi aspetti più belli.

E poi qui ha chiamato ogni personaggio con un nome della più lontana mitologia greca: e la cosa mi ha divertito un sacco perchè ci vuole del coraggio per chiamare un figlio Ulisse od una figlia Antigone.

Ma, d'altronde, da uno che si chiama Licurgo cosa ci si poteva aspettare?

Buona lettura.

“L’idea di una fonte sovrannaturale del male non e’ necessaria, gli uomini da soli sono capaci di ogni nequizia" J.Conrad

venerdì 13 gennaio 2012

Storie di mostriiii

Ovviamente, oltre a leggere per me, spesso leggo anche per la Biba (anche se questo mestiere ultimamente nella fase pre-sonno è svolto da Mauro).

 

Sono molto i libri cui è affezionata e che abbiamo letto e riletto.

 

All'inizio è stato Ortone (vai qui), poi Hansel e Gretel, poi Pimpa, e tanti altri.


Ovviamente i suoi gusti non corrsipondono ai miei e, come già successo per il primo Gruffalò (vai qui), l'entusiasmo che ho avuto io leggendo il sequel per la Biba è stato pari a zero.

Nonostante questo però Vi consiglio vivamente


GRUFFALO' E LA SUA PICCOLINA di J.Donaldson

A me piace così tanto, come il primo.

Con parole semplici in rima spiega le piccole ribellioni dei piccoli, il loro tentativo di indipendenza, la loro capacità di affrontare le paure in modo assolutamente unico, per poi comunque trovare il vero conforto solo tra le braccia di chi li ama davvero.

Buon we

“Tante cose possono cambiarci: ma cominciamo e finiamo con la famiglia”

martedì 10 gennaio 2012

Io non so fare niente...O QUASI...e continua ad andare bene così

Ho visto che il post che avete più letto e continuate a leggere è questo (vai qui).

La cosa mi fa sempre ridere perchè, contando che per lo più qui parliamo dei libri che mi piacciono, il post diventato più popolare è uno che di libri proprio non parla.

Cmq....oggi volevo aggiornarVi sui progressi fatti nei lavori manuali. 

Ho già detto  che, (1) da quando è nata, cerco di impegnarmi per dare alla Biba delle alternative ai classici giochi che vengono proposti ai nostri figli.

E che (2) mi piace fare torte per i bambini.

Così, in merito al punto 1, durante le sonnacchiose giornate natalizie mi sono cimentata nella crezione dell'orsetto di lana che Serena del fantastico blog "Bimbo naturale" (vai qui) spiegava nel suo post del 10 agosto 2010, e questo è stato il risultato.



Invece in merito al punto 2 in occasione del consueto Gennarino* a casa nostra ho preparato questa torta che ho trovato in un libro di torte decorate comprato all'incirca 15 anni fa (antesignano degli attualissimi libri sul cake design).











La torta doveva rappresentare Il Principe Ranocchio: a me è venuto un ROSPO....ma va bene così!

Buona giornata.

"Non sforzarti di essere migliore degli altri, cerca di essere migliore di te stesso" W.Faulkner

*Vi chiedete cos'è il Gennarino? Beh: è la prima domenica di gennaio subito dopo la befana (quando, un tempo, veniva subito dopo natale lo chiamavo Natalino) in cui in casa nostra si invitano gli amici ed ognuno porta il regalo più brutto ricevuto nelle feste. E poi a sorteggio queste cose immonde si girano sulla schiena di qualcun altro. Noi ci divertiamo sempre un sacco. E ora coi bimbi è ancora più divertente.

lunedì 9 gennaio 2012

Volevo parlarvi di un altro libro

Come primo libro del 2012 volevo parlavi di un romanzetto che ho letto in 2 gg consogliatomi da un amico (Le perfezioni provvisorie di G.Carofiglio: senza infamia e senza lode)

Ma poi ho iniziato a leggere l'ultimo libro di D.Winslow (di cui Vi parlerò una volta terminato) e mi sono resa conto di non averVi mai raccontato la mia esperienza con

IL POTERE DEL CANE di D.Winslow












Il mio rapporto con Winslow e' iniziato quando il mio libraio mi disse: "So che i gialli non sono la tua passione, ma ti prego, leggi questo" e mi diede L'INVERNO DI FRANKIE MACHINE di Winslow...e mi piacque parecchio!

Cosi' quando usci' IL POTERE DEL CANE non ci pensai un secondo, mi feci passare le ansie da "come tutti i secondi libri sara' una schifezza" e lo comprai.

Ho avuto una folgorazione: al di la' del modo asciutto e crudo in cui Winslow descrive l'ambiente della droga in tutti i suoi livelli e gradi (ma soprattutto in tutta la sua violenza), per oltre 700 pagine una serie incredibile di personaggi da' vita ad un romanzo sul narcotraffico incredibile e bellissimo.

Antagonisti e conniventi, poliziotti corrotti ed eroi quotidiani, prostitute e martiri, tossici finiti e preti incorruttibili.

E poi loro: i narcotrafficanti pieni di denaro ma vuoti di sentimenti, che credono che solo la dedizione alla famiglia sia sinonimo di amore.

Sono solo alcuni dei personaggi che creano un'umanita' cosi' vera, che non si capisce se sia un libro inchiesta od un romanzo.

Mi e' piaciuto proprio tanto.

E mai come questa volta la mia citazione quotadiana e' stata piu' azzeccata:

"Quello che desta realmente indignazione verso la sofferenza non è la sofferenza in sé, ma l'insensatezza della sofferenza" F.Nietzsche

Bravo Don!

PS: chiedo scusa per l'uso deglia ccenti ma oggi la tastiera non funziona.

martedì 3 gennaio 2012

Cinema: questo sconosciuto! Ma...

Carissimi ben trovati nel 2012.

In questi giorni di vacanzetta ho letto poco, devo essere sincera.

Ma c'è un motivo: forse sapete che noi in casa non abbiamo la televisione, ma solo uno schermo per vedere i dvd.

Beh, dopo circa 6 mesi, io e Mauro abbiamo deciso di vederci qualche film (complice la Biba che, per essere vacanza, ha dormito abbastanza presto).

Per noi sono state prime visioni, mentre sono usciti almeno 1 anno fa. 

Ma fa lo stesso.

E ci è andata bene.

Nell'ordine abbiamo visto:

-L'ALBA DEL PIANETA DELLE SCIMMIE di R.Wyatt (che però è saltato gli ultimi 10 minuti...per cui: qualcuno sa dirmi che fine ha fatto Cesare???)













THE FIGHTER di D.O.Russell













- IL DISCORSO DEL RE di T.Hooper













Belli, mi sono piaciuti tutti e tre anche se il primo non era proprio il mio genere: mai essere prevenuti!

"Tutte le verità sono facili da capire quando sono rivelate. Il difficile è scoprirle" G.Galilei