martedì 13 novembre 2012

Tolkien? Si, ma per bambini!

ROVERANDOM. LE AVVENTURE DI UN CANE ALATO di J.R.R.Tolkien















Quando comprai questo libro, laBiba non era minimamente nei miei progetti e forse non c'era ancora nemmeno ilPatriarca.

Tolkien mi piace molto e anni fa mi piaceva ancor di più.


Roverandom era una rarità e mi aveva colpito per questa "descrizione":


"...Se un bambino perde il cagnolino di stagno, il suo giocattolo preferito, diventa tanto triste: e allora il suo papà gli racconta una storia per consolarlo. Se il bambino si chiama Michael Tolkien e il suo papà J.R.R. Tolkien, la storia che inventa sarà una storia bellissima, piena di poesia. Se il piccolo cane-giocattolo ha le ali e sa volare e parlare, se i suoi amici sono l'Uomo-sulla-Luna e il mago Psamathos, allora questa storia diventerà un piccolo libro...".


Oggi che ho potuto leggerlo allaBiba confermo che quanto lessi a suo tempo sulla quarta, corrisponde assolutamente a verità.


E vale la pena di leggerlo ai nostri figli, per far loro respirare un pò di sana e semplice magia e per permettergli di immaginare da soli questi mondi fantastici senza usare i prototipi che ultimamente danno cinema e televisione.


Buona lettura.



"La televisione è una ladra di tempo: deruba i bambini di ore preziose, essenziali per imparare qualcosa sul mondo e sul posto che ciascuno vi occupa" 

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