giovedì 19 aprile 2012

Matilde Sorrentino

Oggi vi voglio parlare di una donna che mi ha fatto piangere.

Non perchè l'hanno uccisa. 

Non perchè ha denunciato un delitto vergognoso. 

Non perchè è stata una mamma che ha difeso suo figlio: o meglio anche per queste cose.

Mi ha fatto piangere perchè mi rendo conto che l'umanità, ormai per troppe persone, è solo un'idea, un concetto che qualcuno ci ha insegnato senza farcelo capire.

Come possiamo sentirci umani di fronte all'orrore puro?

Come possiamo non diventare bestie anche noi quando il male assoluto ti chiede di reagire ad esso con l'istinto?

Come possiamo,  quando quello che ti si para di fronte e cerca di annientarti è il contrario della legge e della giustizia, alzare la testa con dignità, reagire con umanità e cioè con la disperazione e con le lacrime ed aver ancora fiducia nella legge, nello stato e nei giudici?

Beh, questo è quello che ha fatto Matilde (per una sintesi della storia vai-solo come esempio- qui e qui), che non si è fatta annientare dal dolore, dalla paura, dalle minacce, dall'ignoranza.

Ha agito solo con umanità perchè è questo che era e che ci deve ricordare che anche noi siamo: un essere umano.

Ed io non voglio dimenticarla: perchè con la sua denuncia e con il suo sacrificio ci ha ricordato che non ci dobbiamo perdere nè sprecare diventando insensibili o animali.

E ci ha anche messo sull'attenti: attenti perchè tutto quello che è stato, è ancora e forse sarà sempre.

La paura ed il dolore ci sono e ci saranno e tutti potremmo trovarci a fronteggiarli: ma le armi per vincere sono solo quelle della fiducia e dell'amore per chi il male l'ha subito ma anche e soprattutto per noi stessi.

Perchè restando umani siamo meglio di tutti loro.

E Matilde è così: la migliore di tutti. 

E spero che i suoi figli siano riusciti a superare tutto il dolore ed il male e l'angoscia grazie alla sua forza ed alla sua umanità: perchè "conoscere" una donna come lei rende più bella la vita, anche quella vita che sembra non avere più senso.

Se vi va, la storia di Matilde è stata sublimata nel secondo capitolo di questa raccolta

NON E' UN PAESE PER DONNE













che io se potessi oggi sottotitolerei: "Non è un paese per donne qualunque: ma per donne così"

"Il male non è mai straordinario, divide il letto con noi e siede alla nostra tavolaW. H. Auden

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