Perchè le ribellioni dell'adolescenza adesso iniziano a 4 anni?
Premessa di tutto: io ed ilPatriarca siamo veggie (io a tratti, poi vi spiegherò), per motivi salutisti e non animalisti (almeno la sottoscritta) per cui gli eventi successivi, anche se come al solito sono senza senso logico, saranno più chiari; ma laBiba l'abbiamo svezzata e cresciuta onnivora (seppur con maniacale attenzione alla qualità ed all'origine degli animali che le proponevamo) perchè poi decidesse da grande che cosa voleva fare della sua alimentazione.
Cmq laBiba mi si è presentata davanti ieri sera dicendomi:
"Mamma da oggi io non voglio più mangiare animali morti!!! Tienitelo in testa (Nota: io mi dimentico sempre le cose e stavolta ha tenuto a rimarcarmelo), eh?"
E poi tipo Mafalda (la ricordate???) ha girato i tacchi e se n'è andata!
L'antefatto c'è stato quando la mia amica Luh l'aveva presa all'asilo al posto mio e nel suo giro di spese era arrivata davanti al banco del macellaio che aveva in bella mostra conigli spellati appesi, frattaglie in vetrina e chi più ne ha più ne metta...
Lei era rimasta abbastanza impressionata e da lì ha iniziato evidentemente a farsi un sacco di elucubrazioni che l'hanno portata a fare l'affermazione che mi sarei aspettata (come hanno fatto i suoi genitori nati e cresciuti a carne imbottita di ormoni ed altre schifezze negli anni '70) nella fase ribelle dei 16-17 anni.
Ok che erano già un paio di settimane che lo diceva ed in casa non ne voleva più, ma poi continuava a mangiarsi il prosciutto all'asilo o il panino con la mortazza dopo la piscina e da mia madre anche il pollo, ma pensavo (chissà perchè facciamo sempre così con i bimbi) che lo dicesse tanto per dire...
Invece no: ed a 4 anni se n'è uscita con sta frase, peraltro sottolineando la parola "morti": voleva forse dire che magari vivi li mangerebbe?
Boh. Ad ogni modo se vi interessa l'argomento vi consiglio
SE NIENTE IMPORTA-PERCHE' MANGIAMO GLI ANIMALI di J.S.FOER
Vi dico subito che non è un manifesto o un inno al vegetarianesimo, ma un libro dettagliato di denuncia sull'industria della carne, sull'allevamento intensivo, sui trattamenti medici e di pura violenza senza motivazione che vengono "riservati" agli animali nella loro breve esistenza, prima di diventare bistecche e spezzatini che alimentano un mercato che non conosce crisi: quello del nostro cibo quotidiano!
Buona lettura.
"Nutrire mio figlio non è come nutrire me stesso: è più importate" J.S.Foer
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