Se penso alle anime non può non venirmi in mente Miyazaki.
Il sognatore.
Il grande che parla ai piccoli.
Il grande che parla ai grandi.
Il "creatore" di cartoni che ancora si ostina a usare tecniche di disegno tradizionali e non affidarsi alla grafica dei computer.
Il primo contatto con Miyazaki lo ebbi tanti anni fa (come tanti di noi che sono cresciuti tra i '70 e gli'80) vedendo le prime anime che vennero trasmesse in Italia e di cui lui era talvolta regista altre sceneggiatore altre volte entrambi:
HEIDI,
ANNA DAI CAPELLI ROSSI
e soprattutto
CONAN
di certo il mio preferito.
Ancora adesso, se penso che in Conan (creato credo alla fine degli anni 70) Miyazaki ipotizzava che nel 2008 la razza umana avrebbe rischiato l'estinzione, mi rendo conto che la sua sensibilità e conoscenza dell'uomo è decisamente profonda: certo la guerra globale non c'è stata, le bombe megagalattiche non hanno frantumato i continenti e creato immensi Tzunami ma non ci siamo andati vicino?
E vedendo come oggi non ci sia quasi più solidarietà, come tanti vivano solo per se stessi senza preoccuparsi di nessuno, come pochissimi accentrino potere politico ed economico a dispetti di tantissimi, non ci avviciniamo forse alle atmosfere raccontate dal ragazzo del futuro?
Ma ero partita gasata per dirvi che anche laBiba inizia ad amare Miyazaki: al momento ci limitiamo al
TOTORO
ed a
PONYO
ma chissà cosa riserverà il futuro.
E cmq al momento basta che si commuova e sogni con i Nerini del buio e si incanti per l'amore di Sosuke e Brunilde: il resto verrà da sè.
Buona giornata.
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